Rilascio certificazioni anagrafiche e di stato civile - Comune di Lesmo

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RILASCIO CERTIFICAZIONI ANAGRAFICHE E DI STATO CIVILE

I cittadini residenti nei Comuni di Camparada e Lesmo possono richiedere presso qualsiasi sportello dei due  Comuni, a prescindere dal Comune di residenza, il rilascio di certificazioni anagrafiche (certificato di residenza, Stato di famiglia, Stato libero, cittadinanza, esistenza in vita).

I certificati di residenza e stato di famiglia, ai sensi dell'art. 33 del DPR 223/1989, possono essere rilasciati anche a persone diverse dal diretto interessato previa identificazione (con documento di identità e codice fiscale del richiedente) e richiesta scritta

E' possibile ottenere le certificazioni anagrafiche, per sé e per il proprio nucleo familiare.

Per richiedere i certificati di Stato civile (certificato e/o estratto di nascita, di matrimonio, di morte).

è necessario che l’atto sia registrato presso il Comune di Camparada  e presso il Comune di Lesmo, e pertanto è richiedibile esclusivamente presso quel Comune quindi, il linea generale, che:

- l’evento sia avvenuto nel Comune (Camparada o Lesmo);

- che l’interessato, nel momento in cui è avvenuto l’evento, fosse residente nel Comune (Camparada o Lesmo);

- nel caso delle certificazioni relative alla nascita, nel momento in cui è avvenuto l’evento, la madre fosse residente nel comune (Camparada o Lesmo)

- nel caso di evento avvenuto all’estero, l’atto sia stato trascritto nei registri del Comune di Camparada o Lesmo.

E' possibile richiedere anche certificazioni storiche; si consiglia eventualmente di contattare telefonicamente l’ufficio al fine di fissare un appuntamento.. Il rilascio avviene entro 30gg dalla presentazione della richiesta.

Costo

Certificati anagrafici:

- Imposta di bollo pari a Euro 16,00 (salvo rientri in una delle ipotesi di esenzione previste dalle disposizioni vigenti) da presentare al momento della richiesta;

- Diritti di segreteria (se in bollo Euro 0,52, se esente Euro 0,26).

Ricerche storiche:

- € 5,16 per ogni nominativo;

- Diritti di segreteria (se in bollo Euro 0,52, se esente Euro 0,26)

Certificati di Stato civile:

- esenti da imposta di bollo e diritti di segreteria

Note importanti:

I certificati anagrafici sono soggetti all’imposta di bollo. Sono previste esenzioni da questa imposta in relazione all’uso cui è destinato il certificato.

Chi rilascia il certificato in carta libera deve indicare in base a quale articolo di legge è stata applicata l’esenzione., che da dichiarata dal richiedente al momento della richiesta.

 Sono previste sanzioni in caso di mancato assolvimento dell’imposta di bollo. Le sanzioni vengono applicate a chi rilascia l’atto, a chi lo riceve e a chi lo utilizza.

Chi non corrisponde, in tutto o in parte, l'imposta di bollo dovuta è soggetto, oltre al pagamento del tributo, ad una sanzione amministrativa dal cento al cinquecento per cento dell'imposta o della maggiore imposta.

In seguito all’entrata in vigore della legge n. 183 del 12/11/2011, le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi i certificati sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione (vedi sezione Modulistica).

Sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati è apposta, a pena di nullità, la dicitura: “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi”.

Ne consegue che gli unici certificati che continuano ad essere rilasciati in esenzioni dall’imposta di bollo sono generalmente quelli per:

- Uso elettorale (art. 1 tabella allegata B al D.P.R. 642/1972);

- Uso atti, documenti e provvedimenti in materia penale (art. 3 tabella allegata B al D.P.R. 642/1972);

- Uso attività sportive (art. 8 bis tabella allegata B al D.P.R. 642/1972);

- Uso tutela minori ed interdetti (art. 13 tabella allegata B al D.P.R. 642/1972);

- Uso adozione ed affido minore (art. 13 tabella allegata B al D.P.R. 642/1972);

- Uso organismi di utilità sociale (ONLUS) (art. 27 bis tabella allegata B al D.P.R. 642/1972);

- Uso cause scioglimento di matrimonio o separazione coniugale (art. 19 Legge 74/1987);

COMUNE DI LESMO IN A.N.P.R.:

L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), è la banca dati nazionale nella quale confluiranno progressivamente le anagrafi comunali. È istituita presso il Ministero dell’Interno ai sensi dell’articolo 62 del Dlgs n. 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale). ANPR non è solo una banca dati ma un sistema integrato che consente ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici ma anche di consultare o estrarre dati, monitorare le attività, effettuare statistiche. L'ANPR consentirà di: evitare duplicazioni di comunicazione con le Pubbliche Amministrazioni; garantire maggiore certezza e qualità al dato anagrafico; semplificare le operazioni di cambio di residenza, emigrazioni, immigrazioni, censimenti, e molto altro ancora.

Il comune di Lesmo è subentrato ad ANPR in data 15/10/2019, mentre quello di Camparada dal 23/10/2019. Da quella data pertanto è cambiata la modalità operativa.

ANPR: come funziona e quali servizi eroga?

  • I certificati anagrafici (stato di famiglia e residenza) verranno rilasciati da qualsiasi Comune a prescindere da quello di residenza;
  • Tutti i cittadini iscritti in ANPR potranno consultare i propri dati anagrafici, oltre a quelli dei loro figli minori, via web tramite il sito ufficiale ANPR, previa identificazione con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • Possibilità di disporre di servizi online da parte del cittadino: a partire dal rilascio del certificato online, il pagamento di imposta di bollo e diritti di segreteria, qualora previsti sul certificato, sarà possibile tramite specifico portale per i pagamenti elettronici (PagoPA), accessibile sia ai cittadini e imprese;
  • in futuro fare il cambio di residenza digitale;
  • Tutta la Pubblica Amministrazione e i gestori di pubblici servizi potranno attingere le loro informazioni da una banca unica nazionale, i cui dati saranno certificati dal Ministero dell’Interno e pertanto certi, aggiornati, unici e precisi, evitando o riducendo considerevolmente i rischi di frode o disservizi.
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